Altre sei aziende gettano la spugna in provincia di Lucca. Come vi avevamo raccontato lo scorso ottobre, nel corso del 2018 la calzatura italiana ha tenuto un passo differente da regione a regione e in Toscana, in particolare, le buone prestazioni di alcune province (come quelle di Firenze e Pisa) hanno avuto come contraltare alcune contrazioni pesanti, come quella di Lucca. Qui, a soffrire è stata, in particolare, l’area di Capannori dove durante l’anno sei aziende sono state costrette a portare i libri in Tribunale. La prima, in ordine temporale, è stata Comak (Segromigno in Monte) per la quale è stato dichiarato il fallimento il 16 luglio 2018 e i cui creditori si riuniranno il prossimo 26 febbraio. A settembre è stata la volta del calzaturificio Franco, costretto ufficialmente a chiudere i battenti lunedì 10 sarà guidato da un curatore fino al prossimo 5 marzo, quando si svolgerà l’adunanza dei creditori per l’esame dello stato passivo. Un mese più tardi, il presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Lucca, Giulio Giuntoli, ha accolto il ricorso al concordato preventivo per Giusfredi, fissando il termine di 60 giorni per la presentazione della proposta, del piano e della documentazione prevista dalla legge fallimentare. Sempre a ottobre è stato dichiarato il fallimento di Jonart Italia, calendarizzando l’adunanza dei creditori per l’esame dello stato passivo il prossimo 7 maggio. Lo stesso mese ha chiuso anche il calzaturificio Winning (adunanza dei creditori: 9 aprile 2019). Il sesto calzaturificio rivoltosi al Tribunale è Gloria Dal Porto Shoes, di cui il 6 dicembre è stato dichiarato il fallimento. In questo caso l’incontro dei creditori si svolgerà il 18 giugno.
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