Huajian Group ha diretto la sua espansione verso i sobborghi di Addis Ababa. Il colosso calzaturiero cinese ha confermato l’ambizioso progetto (vedi notizia d’archivio) che lo porterebbe ad investire 2 miliardi di dollari nel prossimo decennio per creare uno snodo globale della calzatura nei pressi della capitale etiope. Helen Hai, vice presidente, ha comunicato ulteriori dettagli relativi all’operazione: “Non andiamo per ridurre i nostri costi del 10 o del 20%. L’obiettivo è creare una città della scarpa in dieci anni, vogliamo formare un’intera catena di produzione e di fornitura, vogliamo produrre interamente qui”. Huajian ha già una fabbrica nei dintorni della capitale, che impiega 600 operai, ma il piano di investimenti prevede occupazione per centomila etiopi. Nella sola manifattura del calzaturiero dovrebbero diventare 30 mila. A Beijing e Dongguan l’azienda al momento occupa 25mila addetti, 1.700 dei quali nella capitale, da dove vengono esportate scarpe (negli Usa e verso il Regno Unito) per un miliardo di dollari al mese. Huajian Group ha anche rivelato il nome del partner che finanzierà in parte il progetto: CADfund, ovvero il China-Africa Development Fund (CADFund). L’azienda, che produrrà anche borse e accessori, ha acquistato in leasing 300 ettari di terreno a Lebu, nei dintorni di Addis Ababa. La signora Hai ha anche precisato, per quanto riguarda le pelli, che “a livello locale, ovino e caprino sono di buona qualità, non il bovino. Ma una cosa è certa: la nostra strategia non punta ad entrare in competizione con la popolazione locale, vogliamo far crescere l’intero mercato, perché se quello locale migliora, viene seguito dall’intero settore”. (p.t.)
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