La sportiva vola, ma il peso dell’online ne destabilizza gli equilibri commerciali. Per questa ragione la catena Foot Locker ha annunciato lo stop di 110 negozi nel 2018 (ma ne aprirà circa 40, con un saldo negativo di almeno 70) che si aggiungono ai 147 chiusi nel 2017, anno in cui ne ha aperti 94. La direttrice finanziaria Lauren Peters ha spiegato agli investitori: “Proseguiamo nello sfoltimento dei negozi non redditizi e nell’apertura di alcuni punti vendita selezionati di fascia alta”. Secondo l’ad Richard Johnson: “Il dissesto che ha recentemente caratterizzato la grande distribuzione non è ancora passato”. L’azienda ha dunque deciso di scegliere la strada apparentemente più ovvia per contrastare il trend negativo del quarto trimestre del 2017 chiuso con una perdita netta di 49 milioni di dollari, rispetto a un utile di 189 milioni dello stesso periodo del 2016. In totale Foot Locker ha circa 3300 negozi in tutto il mondo. La società ha chiuso il 2017 con un giro d’affari di 7,8 miliardi di dollari (+0,2%) ma con una riduzione delle vendite comparabili del 3,1%. L’utile netto è passato dai 664 milioni di dollari del 2016 ai 284 del 2017. (mv)
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