Il sandalo Cleo Chandelier compie 50 anni. “È un’opera d’arte. È come la borsa Kelly”, afferma René Caovilla. In che senso? La domanda è talmente alta che il brand non riesce a soddisfare le richieste. L’identikit dell’acquirente è la donna tra i 28 e i 34 anni, che ha visto il modello ai piedi della madre e ora lo vuole per sé. “I competitor? In passato c’erano Ferragamo e Roger Vivier – risponde l’imprenditore –. Oggi non c’è nessuno capace di fare quello che facciamo noi” afferma l’imprenditore veneto.
Domanda insoddisfatta
René Caovilla ha creato il sandalo Cleo Chandelier ispirandosi ad un gioiello romano del primo secolo a.C. Si trattava di un bracciale d’oro a forma di serpente ammirato durante una visita al museo archeologico di Napoli. Il modello simboleggia la griffe veneta, che nel 2022 ha registrato un incremento complessivo delle vendite di circa il 54% sul 2021. “Mai, come dopo la pandemia, abbiamo incrementato la produzione. Per sandali come il Cleo siamo arrivati all’apice. Non riusciamo a soddisfare la domanda” afferma Caovilla a la Repubblica.
Produzione artigianale
L’imprenditore paragona il sandalo a un’opera d’arte. Caovilla celebrerà il cinquantesimo compleanno di Cleo Chandelier realizzando 50 esemplari per una mostra nello showroom milanese del marchio il 24 febbraio dalle 10 alle 19. Caovilla spiega come sia cambiata nel tempo la produzione, con l’introduzione della tecnologia. “Oggi l’operatore inserisce in una stampante 3D un modello, che poi viene tagliato con una macchina laser. I cristalli si applicano ancora uno a uno, a opera di artigiani formati da noi. Ci vogliono circa 5-6 ore e ogni esemplare è unico”. (mv)
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