Harmont & Blaine cresce, anche grazie alle scarpe. Il marchio del bassotto ha chiuso il 2018 con un fatturato di 93 milioni di euro, pari a un incremento del 9%. L’utile netto è stato di 5 milioni. L’azienda, che punta a toccare quota 100 milioni di euro quest’anno, dà lavoro a 500 dipendenti diretti che superano i 1.000 se si considera l’indotto. Gestisce direttamente 81 punti vendita dei 125 a disposizione e sta investendo anche grazie al supporto del fond di investimento Clessidra. Positivo anche l’andamento del canale online: +40%
Le scarpe
Le calzature rispecchiano la crescita del marchio. Nel 2018 le vendite di scarpe griffate Harmont & Blaine sono aumentate del 10%, con un quota export del 40%. I mercati principali sono Messico (primo cliente dopo l’Italia), Medio Oriente, Russia e Spagna. La licenza di produzione e distribuzione è affidata da oltre un decennio ai marchigiani di Giano (Torre San Patrizio).
La soddisfazione di Paniccià
“È una licenza che, dal 2008, è cresciuta anno dopo anno e della quale sono molto soddisfatto” commenta Enrico Paniccià, CEO del calzaturificio marchigiano. “Alla base di questo successo c’è anche l’ottimo rapporto di collaborazione con la casa madre, fattore determinante in questo tipo di business. Anche per il 2019 prevediamo una crescita che stimiamo intorno al 5%, nonostante le note difficoltà congiunturali a livello mondiale e sul mercato italiano”. (mv)
Immagine tratta da harmontblaine.com