Nessuna offerta, nessun interesse manifestato e il calzaturificio Lenci di Montecarlo (Lucca) è costretto a chiudere i battenti. Come vi avevamo raccontato lo scorso ottobre, i vertici della storica azienda toscana, che si occupa della preproduzione di calzature seguendo il processo dalla modelleria ai campioni, avevano annunciato il licenziamento di 70 dipendenti e la cessazione dell’attività nel corso di una riunione in Confindustria. Rimaneva acceso un lumicino di speranza per la salvezza di Lenci: si confidava, cioè, me fatto che un compratore si facesse avanti per acquisire l’azienda. Secondo le voci riportate dai media locali, alcuni contatti erano stati avviati con un imprenditore toscano. Le trattative, però, si sarebbero arenate ancor prima di iniziare. Nemmeno la strada della cessazione parziale dell’attività, proposta dai sindacati, ha potuto essere intrapresa e ora i portoni di Lenci si chiuderanno definitivamente. Le immediate conseguenze riguardano i lavoratori, che non potranno avvalersi della cassa integrazione straordinaria – perché a essa si era già ricorso nei mesi scorsi a seguito di una crisi iniziata nel novembre 2017 – e quindi potranno contare solamente agli ammortizzatori sociali destinati ai disoccupati per due anni. Le difficoltà dell’impresa sarebbero collegate soprattutto al calo delle vendite che ha colpito il settore calzaturiero, nell’area lucchese molto più che in altre zone. (art)
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