“L’acquisizione di Re Marcello, che ci ha permesso di avere un maggiore controllo sulla supply chain, è stata fondamentale per la strategia del gruppo”. Lo dicono a WWD da Manolo Blahnik. L’investimento, che ha consentito di accogliere “77 artigiani altamente qualificati nell’organico del gruppo”, è “utile per rafforzare la visione del gruppo per lo sviluppo del talento e la crescita dell’arte calzaturiera per le generazioni future”. I dipendenti dell’azienda di calzature di lusso sono ora 186, e nel 2019 sono cresciuti del 170%.
Le difficoltà del 2020
Il 2020 è stato un anno complicato anche per Manolo Blahnik (nella foto, l’omonimo stilista). Nei primi nove mesi le vendite sono state inferiori alle previsioni pre-pandemiche. Nonostante il calo di fatturato, il gruppo ha dichiarato di aver “trattenuto e protetto tutti i dipendenti” dall’inizio della pandemia e di averne garantito la piena retribuzione. Il marchio di calzature di lusso rimane comunque positivo per il 2021. I motivi di fiducia risiedono nella forza della piattaforma e-commerce, che cresce a tre cifre, e nella sostenuta richiesta dei prodotti per la primavera del 2021, superiore alle aspettative. Lo riporta WWD. “Gli amministratori sono fiduciosi che quando le economie globali si saranno riprese dagli effetti del coronavirus – continuano da Manolo Blahnik –, il valore del marchio aumenterà in linea con le previsioni di vendita future”.
Acquisizione di Re Marcello
Se il 2020 è stato un anno difficile, il 2019 è stato un anno record. La società ha chiuso l’anno scorso con il maggior fatturato di sempre: 45,3 milioni di euro e +17% dal 2018. L’utile prima di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni è sceso a 6,8 milioni di euro per effetto degli investimenti compiuti, in primis l’acquisizione di Re Marcello. (mv)
Nella foto a sinistra (archivio La Conceria) re Marcello; a destra Manolo Blahnik
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