Era accusato di un furto di scarpe per 15.000 euro al calzaturificio Fabi di Monte San Giusto (nella foto) in quanto risultava proprietario del furgone a bordo del quale sono state caricate le calzature ma è stato assolto in quanto, al momento del furto, il suo cellulare risultava essere a Napoli e l’avvocato difensore è riuscito a dimostrare la clonazione della targa del mezzo. I fatti risalgono al 2 gennaio 2007 quando viene registrato un furto ai danni del calzaturificio Fabi di Monte San Giusto, nella frazione di Villa San Filippo. Un uomo, a bordo di un furgone, aveva rubato scarpe per 15 mila euro. Per la Procura l’autore del raid era Procolo Marra, un napoletano di 54 anni, perchè proprietario del furgone ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’azienda. Inoltre, esistevano le testimonianze di alcuni dipendenti che avevano annotato la targa del furgone sospetto, nel quale erano state caricate le scarpe rubate. La targa, infatti, corrispondeva a quella del furgone utilizzato da Marra. Ma nessun testimone, in aula, ha detto di essere in grado di sostenere con certezza che l’imputato fosse l’autore del furto. Nel corso del dibattimento è stata interrogata anche Alessia Fabi, una delle titolari. Così, dagli accertamenti tecnici è emerso che il giorno del furto il cellulare di Marra si trovava a Napoli. In quanto al furgone, l’avvocato difensore Cristiano Elisei ha sostenuto la tesi della clonazione delle targhe. Alla fine del dibattimento il pubblico ministero ha chiesto per Marra una condanna a un anno e tre mesi di reclusione e una multa di 500 euro. Ma il giudice Maupoil ha emesso una sentenza di assoluzione.
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