Per Unioncamere, nell’ultimo trimestre del 2013, il calzaturiero è il settore peggiore delle Marche; per l’indagine di Confindustria Marche, invece, il periodo ottobre-dicembre è positivo. Chi ha ragione? Discordanti anche i dati contenuti nelle due elaborazioni. Secondo Unioncamere infatti la calzatura ha fatto registrare un calo della produzione dell’8,2%, fatturato -6,7%, ordinativi -7% di cui ordinativi esteri -1%. La difficoltà del comparto ha penalizzato anche la produzione della provincia di Fermo (-7,3%) e di Macerata (-4,7%). Quadro totalmente opposto quello dipinto dall’indagine di Confindustria Marche, secondo cui la produzione nello stesso periodo sarebbe aumentata dell’1,6%, le vendite complessive sono rimaste stazionarie rispetto al quarto trimestre 2012 (-0,2%), con variazioni negative sul mercato interno (-3,4%) e positive sul mercato estero (2,7%). In sintonia sono solo gli ordinativi perché, secondo Confindustria Marche, in base alle dichiarazioni degli operatori intervistati, “le tendenze dell’attività commerciale per i prossimi mesi sono orientate ad una ulteriore flessione, in particolare sul mercato interno. Stazionarie le previsioni per l’estero”. (mv)
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