Marche: concordato con continuità per Bruè, messo alle corde dal terzismo “che ci ha causato una perdita di 3 milioni”

L’attività contoterzi mette alle corde il calzaturificio Bruè che ha presentato domanda di concordato con riserva al Tribunale di Fermo. Domanda accolta in data 4 settembre con pubblicazione datata 12 settembre e nomina di Simona Bronzi a Commissario Giudiziale. Un’altra tegola per la calzatura marchigiana dopo la liquidazione di Alberto Guardiani. Secondo quanto ha spiegato Stefano Luzi a Fashion Network, “l’attività di contoterzismo non ci soddisfa più e ha causato una contrazione dei ricavi di circa 3 milioni di euro, portando il fatturato di gruppo a quota 10 milioni, rispetto ai 13-13,5 milioni attesi”. Luzi è amministratore delegato di AB Servizi, società creata da Bruè per gestire il marchio in licenza Bruno Magli. AB Servizi non è coinvolta nel concordato. “La produzione in Italia ha problemi di costi, competitività e flessibilità e le aziende più tradizionali soffrono questa fase: tra giugno e fine luglio abbiamo quindi deciso di intraprendere questo percorso e presentato la richiesta al Tribunale in agosto” ha spiegato Luzi che ha precisato alla testata che trattasi di concordato con continuità ed è per questo che il brand è regolarmente presente alla fiera Micam, aperta ieri a Milano. I piani futuri, che dovranno essere vagliati da Tribunale e creditori, sono incentrati sulla valorizzazione del marchio Bruè, anche attraverso il retail. (mv)

 

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