Terzo trimestre negativo per la calzatura marchigiana e prospettive ancora negative. Secondo le dichiarazioni degli operatori intervistati per l’Indagine Trimestrale di Confindustria Marche, le tendenze dell’attività commerciale per i prossimi mesi sono orientate ad una ulteriore flessione, in particolare sul mercato interno. Secondo l’indagine, infatti, nel terzo trimestre 2012 la produzione di calzature è risultata in flessione del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, andamento comunque migliore di quello registrato a livello nazionale (-6,2%). Evidenti segnali di difficoltà congiunturale emergono anche dalle dichiarazioni degli intervistati: rimane bassa, infatti, la quota di imprese che ha registrato miglioramenti nei livelli di attività (14% contro 13% della precedente rilevazione), mentre sale la quota di operatori che ha registrato una flessione (53% contro 49% della rilevazione del secondo trimestre 2012). Le vendite complessive sono diminuite rispetto al terzo trimestre 2011 (-3,4%), con variazioni pesantemente negative sul mercato interno (-11,6%) e positive sul mercato estero (+4,7%). Nonostante il buon risultato sull’estero, l’andamento dei saldi conferma la fase difficile che interessa i due mercati: sull’interno, scende ancora al 20% la quota di operatori che ha registrato miglioramenti delle vendite (22% nella precedente rilevazione), mentre sale la quota di operatori con attività produttiva in calo (61% contro 57% della precedente rilevazione). Segnali di rallentamento anche per chi lavcora con l’export: scende infatti la quota di operatori con fatturato in crescita (46% contro 50% della precedente rilevazione), mentre rimane stabile la quota di quelli con vendite in diminuzione (38% contro 37% della rilevazione del secondo trimestre 2012). Tali dati confermano l’accentuarsi della differenziazione tra la dinamica dell’attività commerciale sul mercato interno (deprimente) e quella sul mercato estero (ancora buona ma in leggera frenata). Prezzi di vendita in aumento, sia sul mercato interno (2,6%) sia sull’estero (3,3%); in aumento anche i costi di acquisto delle materie prime, sia sull’interno (2,5%) sia sull’estero (1,9%). Tra luglio e settembre 2012, i livelli occupazionali sono diminuiti dell’1,7%. In crescita i ricorsi alla CIG (+12,3%): le ore autorizzate nel terzo trimestre 2012 sono state circa 434 mila contro le 387 mila circa del terzo trimestre 2011. (m.v.)