I dati del 2012 relativi alla Cassa integrazione guadagni straordinaria, mobilità e Cig in deroga sorprendono in positivo. Anzi, i numeri evidenziano come le aziende del settore non siano in ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione, né attraversino crisi profonde. Infatti, secondo i numeri forniti da Confindustria Marche, sono stati 439 i lavoratori del calzaturiero coinvolti nella Cigs o che sono andati in mobilità o che hanno usufruito della Cig in deroga. Un numero piuttosto ridotto (2,82% l’incidenza sul totale complessivo) se paragonato ai 8.551 lavoratori del settore metalmeccanico, 2.757 del legno, 1.430 dell’edilizia e anche dei 539 del chimico. In provincia di Fermo gli occupati del calzaturiero inseriti in questa elaborazione sono 200 su 293 (68,26% sul totale) mentre a Macerata sono 106 (5,80%). In quest’ultima provincia sono presenti anche i lavoratori del pellettiero (75 ossia il 4,10%) e gomma e plastica (47 ossia il 2,57%). Numeri dunque confortanti dovuti a due fattori principali: un primo semestre 2012 non così negativo grazie all’export (gli altri comparti invece sono stati influenzati dal crollo dei consumi interni) e un settore già abituato a vivere crisi e che quindi ha già vissuto un periodo di assestamento. Va però detto che il fronte più preoccupante nelle Marche è rappresentato dal notevole ricorso alla Cassa integrazione ordinaria, alle quale moltissime aziende nel 2012 hanno fatto ricorso e del cui futuro, ancora oggi, poco si sa. (m.v.)
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