Mercosur-UE, accordo raggiunto, ma da ratificare. Alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia, non sono favorevoli. Anche gli imprenditori di alcuni settori – come gli agricoltori – sono contrari. La filiera della moda è, invece, favorevole e ne chiede da anni la ratifica. Tutto ciò mentre la scarpa sudamericana è in difficoltà.
Arriva l’accordo UE-Mercosur
Si parla di un accordo tra Europa e Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) fin dal 1999. L’ultima volta fu nel 2019, quando a fronte di un’intesa politica, arrivò il voto contrario di alcuni Paesi UE. Cosa che potrebbe ripetersi anche in questa occasione vista l’opposizione di Francia, Italia e Polonia. Mentre Germania, Spagna e Portogallo sostengono con forza l’accordo. L’intesa prevede la soppressione dei dazi per il 93% delle importazioni dal Mercosur nell’Ue e del 91% in senso opposto.
I numeri dell’accordo
Il risparmio previsto da Bruxelles è di 4 miliardi di euro. Secondo Avvenire, l’UE eliminerà il 100% dei dazi sui prodotti industriali provenienti dal Mercosur, su un periodo di 10 anni. Il Mercosur eliminerà i dazi sul 90% dei prodotti industriali europei. L’abbattimento delle barriere commerciali e la liberalizzazione degli scambi su molti prodotti provenienti dall’America Latina coinvolgerà anche la carne bovina. Spariranno i dazi del Mercosur sui prodotti moda europei, oggi al 35%. Nel luglio 2023, 19 confederazioni industriali europee, tra cui quelle della filiera della moda, lanciarono un appello a Bruxelles, sollecitando l’attuazione di questo accordo. Viceversa, gli agricoltori europei temono che l’accordo consentirà l’importazione di prodotti agricoli più economici e non conformi, come la carne bovina.
La scarpa brasiliana
Per la moda e il lusso europeo l’abbattimento dei dazi significa avere molte più opportunità in mercati come il Brasile. Haroldo Ferreira, presidente dell’associazione calzaturiera brasiliana Abicalçados, è favorevole all’accordo ed è contrario quello tra Cina e Mercosur dato che le scarpe cinesi sono un pericolo per l’industria verdeoro. Intanto, tra gennaio e novembre, l’export di scarpe brasiliane è stato di 89,6 milioni di paia (-19,2%) per un fatturato di 903,68 milioni di dollari (-17,4%). Nonostante il calo evidente, tra gennaio e settembre, l’industria calzaturiera brasiliana ha creato più di 14.500 posti di lavoro.
La scarpa argentina
In Argentina, la produzione calzaturiera tra gennaio e ottobre è scesa del 14,6%. Secondo i dati della Camera Argentina delle Medie Imprese (CAME), calzature e pelletteria hanno registrato un calo delle vendite del 7,2% da gennaio a novembre. Come segnala Fashion Network, nonostante i negozi abbiano incrementato sconti e promozioni, i consumatori argentini scelgono di fare acquisti nei Paesi vicini, dove percepiscono migliori opportunità, soprattutto nelle città al confine con il Cile. (mv)
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