Clarks si avvia a ridurre il numero dei suoi negozi. È la conseguenza di un anno fiscale (2018/2019) in discesa e di un mercato troppo volatile, come hanno dichiarato i vertici aziendali. In sintesi: vendite giù del 4,6%. Utile operativo in calo del 36%. Perdita al netto delle imposte di 82,9 milioni di sterline.
Venti milioni di paia
Non sarà facile il compito di Giorgio Presca, CEO di Clarks. Chiamato ad invertire il trend aziendale dopo un ultimo anno particolarmente difficile, il manager italiano si ritrova davanti una situazione complessa. Le vendite sono scese da 1,53 a 1,46 milioni di sterline. L’azienda ha venduto 20 milioni di paia: 2 milioni in meno rispetto all’anno precedente. Ma, soprattutto, la perdita al netto delle imposte è più che raddoppiata. Nel precedente esercizio era di 31,3 milioni di sterline. Al termine dell’ultimo bilancio è arrivata a sfiorare gli 83 milioni.
Troppe incertezze
A penalizzare Clarks sono le incertezze di due mercati chiave: Regno Unito e Stati Uniti. “Il contesto in cui il gruppo opera continua a essere estremamente volatile” ha dichiarato il presidente del brand, Thomas O’Neill. “Regno Unito e UE devono ancora concordare i termini di Brexit. Mentre le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina rimangono instabili”. Morale: “L’ambiente di consumo estremamente difficile ha influenzato negativamente le vendite”.
18 chiusure, per iniziare
Clarks ha già chiuso 18 negozi (in perdita) in Gran Bretagna. Secondo Thisismoney il brand sta pianificando ulteriori chiusure. Il CFO Paul Kenyon ha dichiarato: “Un numero significativo di negozi chiuderà nei prossimi cinque anni“. Clarks ne possiede 553 tra Inghilterra e Irlanda. A essi se ne aggiungono circa 1.000 nel resto del mondo. (mv)
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