Il calzaturiero di Guanajuato è sull’orlo del baratro: ha perso 12.000 posti di lavoro e una quota importante della produzione. Lo dicono le rilevazioni statistiche e lo conferma il presidente della Cámara de la Industria del Calzado del Estado de Guanajuato (CICEG), Luis Gerardo González García: nel mese di aprile l’industria calzaturiera dello Stato messicano ha registrato gravi ricadute sul piano occupazionale a causa di CRV. Una catastrofe prevista già a inizio aprile e che oggi trova conferma nei dati ufficiali.
12.000 posti di lavoro in meno
Secondo i dati diffusi dalla Mexican Social Security Institute (IMSS), come riporta la stampa nazionale, nel mese di aprile il calzaturiero del Guanajuato ha visto andare in fumo 12.000 posti di lavoro. Una conseguenza del crollo verticale dell’attività economica, scesa dell’87% rispetto ad aprile 2019. Alla base di tutto c’è naturalmente la pandemia da CRV che tuttavia, secondo González García, sta anche portando le aziende che resistono a rivoluzionare il proprio modello di business, introducendo digitalizzazione e riunioni virtuali.
Tempesta annunciata
Lo scorso aprile lo stesso González García spiegava come il settore stesse entrando “nella tempesta più grave che abbiamo mai affrontato. Ad oggi, come riportano i media locali, il 3% delle 107 aziende calzaturiere affiliate alla Cámara de la Industria del Calzado del Estado de Guanajuato avrebbe chiuso definitivamente i battenti. Il timore è che la grave crisi possa portare a ulteriori chiusure, con tutte le conseguenze del caso in termini economici e occupazionali. Nel 2019 le aziende dello Stato hanno prodotto 181 milioni di paia di scarpe, dando lavoro a circa 171.000 persone.
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