Moncler starebbe valutando l’opportunità di acquisire strutture già attive nella produzione di calzature. Il marchio sta accelerando lo sviluppo della categoria, che è diventata una priorità strategica fondamentale. Ha di recente lanciato una nuova collezione di scarpe, mentre un ulteriore drop è in programma a settembre. Moncler ha già formato una divisione interna composta da esperti del settore footwear. Ora sta organizzando la fase produttiva avvalendosi del network di terzisti. Ma, nell’ottica di una futura crescita della categoria, starebbe pensando di fare da sé.
Lo sviluppo del business
Sviluppare il business delle calzature è un obiettivo di Remo Ruffini, CEO di Moncler. Ma non solo per una questione di fatturato. Secondo i programmi, le entrate provenienti dalle vendite di scarpe arriveranno al 10% del fatturato complessivo nel 2025. Ruffini ritiene però che le calzature siano un modo efficace per connettersi con le comunità globali di Moncler. “Il business delle calzature è cresciuto molto bene nell’ultimo anno, ma ancora ben al di sotto del suo reale potenziale – ha detto lo stesso imprenditore nel corso del suo intervento durante il Capital Markets Day dell’azienda a maggio -. Sappiamo che le sneaker sono un must per le nostre comunità Moncler”.
Cosa starebbe valutando Moncler
Per poter sviluppare questa categoria, l’azienda ha creato una unità di business dedicata. Ha messo insieme esperti designer del settore come Nathan VanHook, ex Nike, che è a capo del design e Gino Fisanotti, anch’egli ex Nike, nel nuovo ruolo di Chief Brand Officer. Secondo quanto riporta WWD, Moncler punta a costruire un polo industriale interno per sfruttare tutte le potenziali del business calzaturiero. E pur continuando ad affidarsi al network di partner produttivi, sta valutando anche la possibilità di acquisire strutture con una forte conoscenza nella produzione. (mv)
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