Lo storico calzaturificio Megdi Monsummano Terme, in provincia di Pistoia è a rischio chiusura (nella foto, la protesta dei lavoratori davanti alla sede dell’azienda).
Ieri, presso la sede della Provincia, è stata convocata l’unità di crisi per cercare di affrontare la difficile situazione aziendale. Erano presenti i proprietari e i rappresentanti sindacali dell’azienda, il sindaco di Monsummano Rinaldo Vanni, l’assessore provinciale allo sviluppo economico Paolo Magnanesi e i rappresentanti sindacali di Cgil e Uil.
Anche se non mancano le commesse di grandi marchi, su tutti Prada e Vivienne Westwood, l’azienda della val di Nievole, nata nel gennaio 1959, sta predisponendo la richiesta di concordato fallimentare da presentare al Tribunale, con l’obiettivo di continuare l’attività dopo aver saldato la quota di debito decisa dal giudice. Le difficoltà sono originate da calo produttivo (25 i lavoratori già in cassa integrazione) e indebitamento con le banche. Si lotta per evitare la chiusura e la conseguente messa in mobilità dei 78 dipendenti.
In attesa di possibili accordi fra i proprietari e partner aziendali per l’attrazione di nuovi investimenti, è stato deciso di perseguire due obbiettivi: da un lato, la ricerca di una maggiore flessibilità creditizia da parte del sistema bancario, e, dall’altro, la ricerca di ulteriori ammortizzatori sociali da attivare alla scadenza della cassa integrazione, per la salvaguardia dei lavoratori e della produzione.