I Vigili del Fuoco per conto della Procura di Fermo hanno fatto irruzione e usato il pugno duro in un opificio di Monte Urano (Fm), via Alpi. Un “laboratorio-polveriera” gestito da cinesi che è stato chiuso senza esitazioni. All’interno condizioni di estremo pericolo: mastice e pellami accatastati in disordine in grandi quantità e ovunque, anche a far da cornice ai quadri elettrici. Ignorata ogni elementare norma di sicurezza. Assenza di ogni via di fuga. Secondo i Vigili del Fuoco, al minimo imprevisto la fabbrica poteva esplodere con all’interno tutto il suo “carico umano” perchè era chiusa e sigillata. L’unica porta che dava all’esterno era sbarrata da un grosso tornio e l’ingresso era bloccato da 500 chili di mastice. Ma c’è una novità “inquietante”: sembra che nel laboratorio non si svolgessero solo alcune lavorazioni delle calzature (taglio e orlatura) ma l’intero ciclo produttivo delle calzature per committenti che attualmente non sono stati ancora individuati. (mv)
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