Moreschi, i fondatori contro il nuovo socio di maggioranza

Moreschi, i fondatori contro il nuovo socio di maggioranza

Scoppia un vero e proprio scontro in seno al calzaturificio Moreschi. Protagonisti, i fondatori e il nuovo socio di maggioranza. Con oltre 230 dipendenti che restano col fiato sospeso in attesa di una schiarita. La famiglia Moreschi si dice pronta a denunciare la nuova proprietà per inadempienza contrattuale. In altre parole, Guido Scalfi, proprietario del fondo di investimento Hurley e, dall’11 marzo 2020, titolare del 50,37% delle quote del calzaturificio lombardo. Il quale taglia corto e definisce le accuse “non veritiere”.

Il nuovo socio di maggioranza

Che Moreschi avesse vissuto una ridefinizione dell’assetto societario si è scoperto a fine luglio. Quando, cioè, i dipendenti hanno proclamato 3 giorni di sciopero e, nelle dichiarazioni rilasciate dalle rappresentanze sindacali, è emersa “la novità” del passaggio di proprietà, avvenuto, come riporta La Provincia Pavese, l’11 marzo 2020. Ad entrare in possesso del 50,37% dello storico calzaturificio sono Guido Scalfi e il suo fondo di investimento: Hurley.

I Moreschi accusano

Il 7 agosto 2020, giorno in cui era programmato un incontro tra proprietà aziendale e sindacati, appare un articolo sul quotidiano Il Giorno in cui la famiglia Moreschi attacca Guido Scalfi. Gianbeppe e i figli Mario, Stefano e Francesco forniscono la loro versione dei fatti attraverso un comunicato stampa. “La sofferta decisione di vendere è stata assunta a seguito della difficile congiuntura per rilanciare l’azienda e salvaguardare i dipendenti. La cessione è stata senza corrispettivo” continua il comunicato di Moreschi. Ma prevedeva, “a fronte dell’impegno della tutela dei dipendenti, la definizione a stralcio del debito con le banche entro il 30 settembre e la definizione di un piano di ricapitalizzazione per il rilancio della società. Con sorpresa e disagio abbiamo invece scoperto che Guido Scalfi si è reso gravemente inadempiente a tutti gli impegni assunti”. In altre parole, non ha intrapreso alcuna “delle azioni che si era impegnato a fare. Anzi, come amministratore di fatto della Moreschi, aveva creato pesanti danni alla società. Da lui non abbiamo ottenuto alcun chiarimento e le trattative con le banche non sono mai iniziate. Anzi – prosegue il comunicato riportato dalla testata lombarda – le banche hanno dichiarato di non conoscere Scalfi e Hurley, giungendo a definirli soci fantasma“. Purtroppo, ci siamo fidati di chi ha fatto false promesse. Ora ci muoveremo nelle sedi più opportune per bloccare questa operazione. Non lasceremo che distruggano un’azienda storica”.

Scalfi risponde

Per tutta riposta, nell’incontro avvenuto il 7 agosto, Guido Scalfi, come riporta La Provincia Pavese, ha offerto la sua replica. “Le notizie che stanno circolando non sono vere. Io sono il socio di maggioranza. Ho aperto un canale di dialogo e impegno con le banche, e stiamo puntando a portare nuovi ordini all’interno dell’azienda. Certe notizie servono solo a far soffrire ancora di più questa realtà”.

Il CdA

Il nuovo CdA di Moreschi, nominato il 1 agosto, è composto dalla presidente Giada Ermolli e dal consigliere Paolo Cremonti. Oltre, ovviamente, che dall’ex patron del Gruppo Malerba, Guido Scalfi. “L’assetto industriale di Moreschi è il primo valore da salvaguardare, unitamente al brand,” si legge nel verbale dell’incontro in nostro possesso. “Funzionale alle future strategie industriali è il mantenimento delle professionalità presenti in Moreschi” prosegue il verbale. Dove si cita anche l’impegno della nuova proprietà nell’acquisire ordini (“lavorando anche conto terzi” ha precisato Michele Fucci della Filctem Cgil su Il Giorno), “e risolvere il nodo dell’indebitamento bancario accumulato dalla precedente gestione”. Secondo le dichiarazioni dei sindacalisti gli istituti di credito avrebbero già sospeso la revoca dei fidi fino a settembre. (mv)

Immagini tratte da moreschi.it

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