L’irruzione avviata venerdì dai carabinieri ha confermato i sospetti: quel laboratorio di calzature da tempo sotto osservazione era illegale, la struttura priva di norme di sicurezza e due lavoratori assunti in nero. L’indagine era stata avviata a Mortara, a poca distanza dalla capitale lombarda della calzatura, Vigevano. La titolare del laboratorio, una imprenditrice cinese di 38 anni, è stata denunciata per il mancato rispetto della tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro. Due suoi dipendenti, un uomo di 23 anni e una donna di 25, cinesi, sono stati denunciati perché sprovvisti di permesso di soggiorno. All’imprenditrice sono state elevate sanzioni amministrative e contravvenzioni per oltre 23 mila euro. L’attività del laboratorio è stata sospesa e le attrezzature in esso contenute sequestrate. I carabinieri stanno accertando se i marchi, si parla di alcune tra le più prestigiose grandi firme del lusso italiano, fossero autorizzati o se si trattasse di una produzione illegale destinata al mercato parallelo. (ag)
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