I dirigenti dell’azienda hanno ribadito che Los Angeles e i capi americani confermano il trasferimento. La dirigenza si propone di mettere in contatto direttamente il Mise con la sede statunitense. “Il trasferimento dell’ufficio stile e prodotto a Lugano – dicono dalla CGIL – mette a rischio 90 posti di lavoro a Firenze, prevalentemente lavoratrici donne e madri che non potranno trasferirsi. Delocalizzare dopo aver usato le professionalità presenti nel territorio fiorentino, dimostra la scelta dell’azienda USA di abbassare il livello del prodotto”. Una fuga da Firenze e dall’Italia che rischia di diventare definitiva.
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