C’è sempre la sneaker sotto le luci della ribalta. La leggera ripresa della scarpa formale, intravista qualche stagione fa, potrebbe essersi sgonfiata a causa delle conseguenze della pandemia sulla quotidianità dei consumatori e, quindi, sulle loro scelte di acquisto. Inoltre, online e sneaker vanno di pari passo e si sostengono a vicenda. Infine, è in crescita anche il mercato femminile. Il risultato?
Sotto le luci della ribalta: UK e Francia
Il risultato è che nei negozi del Regno Unito le sneaker scarseggiano. Ciò è dovuto sia a una maggiore domanda, sia alla crescita dell’online che costringe i brand a dirottare più consegne verso il web. In Francia, Pierre Chambaudrie, direttore generale dell’insegna specializzata Courir, ha spiegato ad AFP che “il calo delle vendite colpisce il mondo dell’abbigliamento, ma non riguarda le scarpe da ginnastica”. E lo dice uno che gestisce 256 negozi in Francia, 282 in Europa e che nel 2019 ha raggiunto un fatturato di circa 443,5 milioni di euro.
India e Stati Uniti
In India le vendite di sneaker Adidas sono triplicate negli ultimi 3 anni, pandemia compresa. Negli Stati Uniti, invece, la situazione impone una maggior cautela. “Le calzature sportive e lifestyle si stanno comportando abbastanza bene. Ma i marchi devono stare molto attenti a non saturare il mercato” ha affermato Matt Powell, vicepresidente della società di analisi e tendenze dei consumatori NPD Group. “Mi aspetto che i risultati delle vendite di ottobre saranno molto sostenuti anche a causa delle forti promozioni”. Powell prevede che nei prossimi mesi, e con l’avvicinarsi del Natale, i consumatori favoriranno gli acquisti di sneaker da running, utili per praticare attività sportiva in casa o all’aperto. Ne faranno le spese i modelli più tecnici, Per esempio quelli da basket e volley, attività che, a livello agonistico non professionistico, subiscono limitazioni e stop a causa Covid-19. (mv)
Nell’elaborazione grafica i.mage_lab una delle sneaker più ambite degli ultimi mesi: le Air Jordan 1 OG Dior
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