Le quotazioni di Nike hanno compiuto un balzo di quasi il 6% nel dopo mercato di ieri a Wall Street a seguito dei risultati del primo trimestre fiscale (chiuso il 31 agosto). Le vendite sono cresciute del 9,2% nel mercato interno (1,01 miliardi di dollari) e hanno registrato risultati ampiamente soddisfacenti in tutte le regioni mondiali tranne il Giappone, dove si è segnato un -20,9% (53 milioni), che diviene un semplice -1% in termini valutari. Anche la Cina (dove il neo presidente del brand Trevor Edwards ha specificato essere in corso un “reset strategico”) mostra segnali di contrazione (vendite -0,5%) con la calzatura in perdita (-4,5%) e l’abbigliamento a compensare grazie al +8,8%. Nike in Cina ha comunque generato profitti per 170 milioni (+3%) mentre sono di pari percentuale i pre-ordini. Il totale mondiale vede le vendite di calzature Nike in aumento del 7,2% (3.98 miliardi) e dell’abbigliamento (5,8%, 2002 miliardi). Per la prima volta, la multinazionale con quartier generale in Oregon ha diffuso i dati Converse: +18% di incassi (494 milioni) con un aumento del profitti (169 milioni) del 36%. (pt)
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