Nike ha chiuso il bilancio del secondo trimestre fiscale (30 novembre) con un fatturato calzaturiero pari a 4,27 miliardi di dollari (+18,1%) e di 2,29 miliardi (+11%) nell’abbigliamento. Le cifre superano le attese di Wall Street, ma lasciano tranquillo il management, poiché il +11% di ordinativi risulta essere inferiore a quanto previsto. Risultato: ribasso della valutazione del titolo. La multinazionale Usa, infatti, la scorsa settimana ha perso il 2,8% in Borsa, nonostante i profitti (655 milioni di dollari) siano aumentati del 22,7%. Don Blair, direttore finanziario, ha descritto il trend Nike come quello di “un brand che sta abituando il consumatore ad acquistare un prodotto premium sia nell’abbigliamento che nella scarpa”. (pt)
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