Nozze d’oro con la scarpa. Le festeggia Giorgio Vicini, imprenditore calzaturiero cresciuto nel distretto di San Mauro Pascoli. Vicini ha ricevuto dal sindaco di San Mauro Pascoli una targa per il mezzo secolo di lavoro nel settore. La sua è una classica storia di “self made man” alla romagnola.
Nozze d’oro con la scarpa
La carriera di Vicini inizia negli anni ’70 con i primi rudimenti appresi da Quinto Casadei, padre “fondatore” del distretto. “La mattina lavoravo al mare, nel fine settimana facevo scarpe. Tagliavo fodere e tomaie fino a mezzanotte, solo per imparare”, ha raccontato Vicini al Corriere Romagna. Dopo 10 anni, si mette in proprio realizzando zoccoli per i turisti tedeschi. Poi, decide di allargare i suoi orizzonti e vende l’automobile per comperare i macchinari migliori. La tenacia lo ripaga e, negli anni ’80, il marchio Vicini decolla per la carica innovativa: modelli con fibbie, lacci incrociati e alla schiava. Iniziano le collaborazioni prestigiose, da Iceberg a Valentino e Dior. I negozi aumentano (Parigi a New York fino all’Oriente), grazie anche al sodalizio con Giuseppe Zanotti. Nel 2009 la decisione di uscire dall’azienda per iniziare nuove avventure. Per esempio, con Dolce e Gabbana, Fendi, Le Silla e infine Pollini con cui collabora ancora.
“La sua storia, la nostra storia”
“La storia di Giorgio è la storia di San Mauro Pascoli – ha detto il sindaco di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia –. Siamo partiti come piccoli artigiani, calzolai, e siamo ancora oggi un’industria di alta qualità simbolo del made in Italy nel mondo per il settore delle calzature. Questo lo dobbiamo a persone che come Giorgio che, con passione e competenza, mantengono vivo il nostro distretto”. (ff)
Nell’immagine, la premiazione di Giorgio Vicini (foto Comune di San Mauro Pascoli)
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