Erano accusati di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione, ma per il GUP Vincenzo Brancato sono estranei ai fatti. Quindi, sono stati assolti. Era il 3 maggio 2016 quando scattò l’operazione Easy Shoes. I Carabinieri di Fermo, Ascoli Piceno e Lecce arrestarono cinque persone ritenute responsabili di un maxitraffico legato alla ricettazione di grossi quantitativi di calzature di lusso rubate nel Fermano (Errebi-Botticelli, Gi.Ma Fashion Group, Brake, Rodolfo Zengarini e Elisabet) e, in un caso, in provincia di Verona (Mino Ronzoni). Nei guai finirono 5 persone legate a una famiglia di imprenditori del settore calzaturiero di Cutrofiano: Fernando Russo, 55 anni, la sorella Elena, 48 anni, la moglie Antonella Sanzico, 50 anni, il collaboratore Antonio Fuso, 57 anni e Antonio Martina, 40enne di Lizzanello. Indagato a piede libero Claudio Russo, sempre di Cutrofiano. Secondo l’accusa Fernando Russo si recava nel Fermano per trattare l’acquisto di lotti di scarpe, ma in realtà pianificava i furti alle aziende da lui visitate. A supportare le tesi dell’accusa anche il sequestro di circa 1.500 paia di calzature rinvenute nel deposito di Cutrofiano riconducibili ai furti nel Fermano. Concluse le indagini, il sostituto procuratore Roberta Licci chiese il giudizio immediato poi convertito in una richiesta di rito abbreviato dagli avvocati difensori. In una scorsa udienza, la stessa Licci chiese complessivamente 18 anni di carcere per gli imputati. Il GUP Vincenzo Brancato, invece, ha accolto le tesi della difesa e al termine del giudizio abbreviato ha assolto tutti gli imputati perché il fatto non sussiste. (mv
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