Si allarga a macchia d’olio la produzione italiana di calzature contraffatte. Questa volta la notizia non arriva dalle province di Napoli o Caserta, ma da quella di Venezia. A Mirano, località vicina al distretto della Riviera del Brenta, la Guardia di Finanza ha fatto irruzione in due fabbriche scoprendo una produzione ingente di scarpe firmate con marchi quali Chanel, Gucci e Louis Vuitton. Secondo le indagini dei finanzieri, quei prodotti erano destinati alla vendita nei mercati a un prezzo di circa 50 euro al paio. I laboratori non erano gestiti da cinesi, ma da due artigiani italiani di età tra i cinquanta e i sessant’anni, che lavoravano anche in maniera “ufficiale” come contoterzisti per altre industrie del distretto calzaturiero del Brenta. I quotidiani locali riportano che i due, pur avendo un numero consistente di commesse, avevano deciso di integrare con il business più redditizio della contraffazione: in un capannone veniva progettato il prodotto, nell’altro veniva assemblato e confezionato, con tanto di scritta sulla suola “made in Italy”. (ob)
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