Il tessuto imprenditoriale italiano arriva preparato alla sfida della sostenibilità ambientale. Anzi, “possiamo puntare alla leadership in alcuni settori della nuova economia basata sul rispetto dell’ambiente”. Per Mario Moretti Polegato, fondatore di Geox, il Green New Deal è ok. Servono, però, incentivi fiscali alle PMI che innervino il tessuto manifatturiero italiano, oltre che assistenza. Perché, come spiega il manager a Il Sole 24 Ore, non è semplice coniugare gli investimenti con l’equilibrio dei costi e la qualità del prodotto.
Il Green New Deal è ok
“L’emergenza ambientale non è più un tema da scienziati o attivisti, ma è un aspetto sempre più presente nei consigli di amministrazione”, ammette Moretti Polegato. Che, per di più, riconosce nella sfida un bivio esistenziale: “Più che una scelta, questa è diventata una necessità – aggiunge – e chi tende a ignorarla rischia di andare incontro sul lungo termine a gravi difficoltà di mercato”.
Il contesto competitivo
“Mi considero un realista – premette il fondatore di Geox –. E dico ai colleghi imprenditori che con l’ottimismo possiamo superare le tante difficoltà che dobbiamo affrontare”. Proprio per questo, Moretti Polegato spiega che per le imprese aggiornarsi, così da essere all’altezza dei tempi, non è semplice. Non è solo una questione di volontà: “Il nostro tessuto imprenditoriale è fatto in gran parte di piccole imprese, che hanno bisogno di essere aiutate ad affrontare la sfida ambientale”. Come? “In modo che possano agire con decisione in questo senso – continua – senza che diventi troppo oneroso il fattore dei costi e senza che il nuovo orientamento possa incidere negativamente sulla qualità dei prodotti. Perché alla fine a comandare è sempre il mercato“.
Ora incentivi fiscali alle PMI
Serve una mano, dunque. Le PMI italiane “non possono fare tutto da sole. In tanti sono terzisti. Qualcuno deve spiegare come fare – è la causa perorata da Moretti Polegato –. È un tema che potrebbe avere una sempre maggiore attenzione da parte delle associazioni imprenditoriali, così come arriverebbero risultati da più intense collaborazioni tra istituti di ricerca e imprese. E magari non guasterebbe qualche incentivo fiscale alla necessaria transizione”.
Nella foto Imagoeconomica, Mario Moretti Polegato
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