Archiviato il trauma del Covid, la manifattura della moda ha conosciuto stagioni positive: “La gente aveva ripreso a vestirsi per uscire di casa, per partecipare alle occasioni sociali – ci spiega Annarita Pilotti (in foto) dalle pagine del numero di giugno del mensile La Conceria –. La gente era tornata a comprare anche in maniera importante”. E poi? “Poi tutto è svanito”, risponde serafica. Già, perché la presidente di Confindustria Moda si trova a commentare un 2024 dove l’unico boom conosciuto è quello delle ore di cassa integrazione: “Molte le cicatrici, forte la selezione”.
“Poi tutto è svanito”
Pilotti, che è titolare del calzaturificio marchigiano Loriblu, in passato ha ricoperto anche l’incarico di presidente di Assocalzaturifici. Ospitiamo il suo intervento in “Speakers’ Corner”, la rubrica che dedichiamo al punto di vista diretto dei protagonisti (addetti ai lavori, imprenditori, analisti e osservatori) della filiera della moda. “Al 2025, comunque, il settore moda e accessori arriverà con delle cicatrici, più o meno, profonde – prevede l’imprenditrice –. Credo anche con una selezione delle aziende. Questo perché le imprese del settore moda non riescono a comportarsi come formiche a causa della loro stagionalità che è la caratteristica peculiare del comparto”.
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