“Abbiamo perso quattro stagioni. Ora gli ordini sono dimezzati”. In una parola: la scarpa italiana è in ginocchio. È il grido di dolore che Annarita Pilotti, past president di Assocalzaturifici, ha portato in televisione la sera del 7 aprile, ospite della prima puntata di Zona Bianca (Rete 4). Il dibattito ha coinvolto anche Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore alla SDA Bocconi, che ha detto no a patrimoniale e ristori e sì al lavoro.
In ginocchio
Pilotti si è presentata in studio con una decolleté in mano. Ha ricordato le cifre del settore calzaturiero italiano e ha puntualizzato come il comparto coinvolga un’intera filiera fatta di famiglie e persone. Un settore che è un fiore all’occhiello del made in Italy nel mondo. “Ma che è in ginocchio” ha sottolineato l’imprenditrice marchigiana. “Dietro questa scarpa ci sono storie di artigianalità che stiamo perdendo”, ha detto. Il conduttore Giuseppe Brindisi le ha chiesto un paragone con il settore della ristorazione. “Loro (i ristoratori, ndr) hanno avuto più coraggio di noi a scendere in piazza – è la risposta –. Però quando riapriranno, mi auguro il più presto possibile, avranno i locali pieni e la fila fuori. Noi abbiamo perso quattro stagioni e gli ordini dimezzati”.
Tornare al lavoro
Tra i temi toccati dopo l’intervento di Pilotti, c’è la fine della moratoria per le rate di mutui e prestiti e la richiesta al Governo di un prolungamento del blocco. Carnevale Maffè, che si è detto contrario alla patrimoniale, ha osservato l’asimmetricità della crisi tra chi ha perso molto e chi ha guadagnato e/o risparmiato. “Hanno ragione le imprese che non vogliono ristori ma vogliono lavorare, vogliono vedere i negozi aperti. Il lavoro è essenziale. Giusto concedere moratorie anche a 30 anni se necessario. Ristori? Andrebbero calcolati sul conto economico e non sul fatturato e poi è inconcepibile che chi ha perso il 29% del fatturato non abbia diritto a nulla”. (mv)
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