Per Clarks potrebbe andare peggio, anzi no. Continua il momento nero del brand calzaturiero britannico. In previsione di decidere quanti e quali negozi chiudere, la storica label britannica ha annunciato il taglio di 170 posti di lavoro. Di questi, 80 saranno nella sede centrale di Street, nel Somerset.
Trasformazione del business
“Clarks ha introdotto trasformazioni nel proprio business al fine di supportare la strategia del marchio sotto la guida del CEO nominato di recente, Giorgio Presca“. Così si legge in una nota aziendale riportata dal Daily Mirror. “Oggi abbiamo annunciato cambiamenti che incidono sulla struttura dei nostri team aziendali in tutto il mondo. Purtroppo, porteranno circa 170 colleghi a lasciare l’azienda. Ci impegniamo a lavorare con tutte le persone coinvolte per sostenerle durante questa transizione. Questi cambiamenti non hanno alcun impatto sul nostro centro operativo di distribuzione e sui negozi”.
Piove sul bagnato
Che per Clarks non potrebbe andare peggio, lo dimostrano anche una serie di recenti situazioni che hanno cojnvolto il brand. La notizia dei tagli, infatti, arriva dopo un ultimo esercizio negativo. Il 2018/2019 di Clarks, infatti, si è chiuso con un calo delle vendite del 4,6%, un utile operativo in discesa del 36% e una perdita al netto delle imposte di 82,9 milioni di sterline. Poi è arrivata la notizia che la società ha incaricato la società di consulenza McKinsey & Co per condurre una completa revisione del business aziendale. Il tutto, insieme all’annuncio della chiusura di un numero significativo di negozi entro cinque anni. (mv)
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