Premiata lancia la prima sneaker circolare: la pelle è di Sciarada

Premiata lancia la prima sneaker circolare: la pelle è di Sciarada

“È il primo prodotto di una famiglia green che si allargherà presto”. Sono parole di Moreno Cerioni di Premiata. Il brand marchigiano ha lanciato la prima sneaker circolare in virtù di una scelta che coinvolge in modo diretto il progetto Evolo della conceria toscana Sciarada. Vediamo come e perché.

La prima sneaker circolare

Le sneaker sono la specialità produttiva di Premiata. Il suo primo modello circolare è appena arrivato sul mercato e si chiama John Low. È prodotta all’80% con materiali recuperati/rigenerati. A partire dalla tomaia, realizzata con pelli di Conceria Sciarada e con nylon prodotto da Limonta. Non solo. “La fodera è in capra conciata senza l’utilizzo di sostanze chimiche e biodegradabile. Il fondo è in gomma ed EVA. La gomma è 50% riciclata e 50% naturale. L’EVA è per il 40% riciclata. Anche la scatola è in cartone riciclato certificato. I colori utilizzati per le scritte sono ad inchiostro ad acqua e invitiamo i clienti a riutilizzare l’imballaggio” spiega Cerioni. “Per noi questa scarpa è iper innovativa. È il primo progetto che utilizza così tanti materiali amici dell’ambiente, frutto di uno studio durato molto tempo. Per realizzarlo abbiamo reinterpretato il primo modello storico Premiata che si chiama Lucy”.

 

 

La pelle Evolo di Sciarada

“Il nostro è un camoscio rigenerato frutto di un nuovo processo produttivo innovativo – spiega Simone Castellani, direttore commerciale di Conceria Sciarada -. Ci permette di riciclare i rifiuti di lavorazione e raggiungere performance superiori. L’articolo, brevettato in Italia e all’estero), si chiama Evolo. È ottenuto recuperando e riutilizzando gli scarti di lavorazione del camoscio (Re-Suede), riducendo significativamente i prodotti chimici. Non c’è un’ulteriore aggiunta di cromo e si ottiene una notevole riduzione di acqua e minori emissioni di CO2. È la pelle che lavora sulla pelle. Così si rigenera”. Evolo, spiega Castellani, “è il frutto di 8 anni di innovazione tecnologica del reparto Ricerca & Sviluppo di Sciarada. E la cosa sorprendente è che quando siamo andati a fare i test di laboratorio, ci siamo accorti che la tenuta al colore raddoppia”. (mv / mvg)

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