Puma ha indicato la direzione dei conti relativi al primo trimestre, con vendite in calo del 2,3 percento (782 milioni di euro) attribuite soprattutto alla debolezza del mercato europeo e asiatico, mentre le Americhe registrano un +1,8%. Di conseguenza, l’azienda tedesca ha abbassato le previsioni di rendimento finanziario per il 2013. “Il fatto che mancheranno gli obiettivi operativi – afferma Thomas Chauvet, analista di Citigroup – è una delusione per via di un già prudente indirizzo aziendale. Guardiamo positivamente alla guida del nuovo amministratore delegato, Bjorn Gulden, che dovrebbe intervenire sulla riduzione dei costi e lo sviluppo dei materiali del calzaturiero”. L’azienda, per bocca del capo delle finanze, Michael Laemmermann, sottolinea “il difficile clima in Europa e Asia che affrontiamo col progetto mirato alle efficienze dei costi che accrescerà i profitti nel lungo periodo”. Prestazioni incoraggianti in Messico, Brasile e Argentina, male l’Europa (-4,8%). In Asia scende del -2,9%, in crescita Australia e India. E’ stata soprattutto la scarpa a segnare il passo, visto il declino di appena l’1,1% nell’abbigliamento, mentre gli accessori sono al +11,9%. (p.t.)
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