In Giappone spopolano le “Charles patch”, cioè le toppe di Carlo. Dove il Carlo in questione è il re d’Inghilterra, talmente fedele alle sue scarpe preferite da ripararne le parti consunte con toppe di pelle. Una tecnica che ha stimolato i calzolai giapponesi, i quali promettono di salvare le scarpe dei clienti proprio con le “Charles patch”. Il nome ha permesso ad una pratica già conosciuta di superare i pregiudizi sociali e di essere accettata di buon grado dai consumatori locali.
Cos’è il Charles patch
Una toppa Charles è generalmente applicata su aree danneggiate della calzatura. Si cuce un pezzo di pelle del tutto simile a quella della tomaia originale alla perfezione. Si lavora e si smeriglia la superficie perché appaia più simile possibile alla texture della scarpa consumata. Si rifinisce con bordi privi di cuciture.
Se lo fa re Carlo…
Secondo Japan Shoe Repair Association di Tokyo, le riparazioni con la toppa esistono da molto tempo, ma il nome “Charles patch” ha preso piede solo negli ultimi anni. “Chiamandola con il nome di re Carlo – spiega a SCMP Osamu Hashiguchi, direttore esecutivo dell’associazione –, scompare l’impressione negativa di usare un paio di scarpe da troppo tempo”. Secondo SCMP, è stato Masatomo Sato di Tokyo il ciabattino che per primo ha battezzato la riparazione “Charles patch”. Sato afferma che il cliente sceglie se rendere la toppa invisibile o, viceversa, farla risaltare. “Voglio che le persone apprezzino il valore di usare le cose belle per molto tempo”, ha detto Sato. Proprio come fa re Carlo, che usa vestiti e scarpe di pelle per decenni, riparandoli man mano che si consumano, seguendo il credo “buy once, buy well”: compra una volta, compra bene. (mv)
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