Il distretto della scarpa della Riviera del Brenta è messo a dura prova dalla concorrenza sleale e secondo Filctem-CGIL l’unica speranza è quella di intensificare i controlli sui laboratori clandestini. “Con la fine del 2015 rischiano di chiudere i battenti 30 aziende, tra tomaifici e suolifici nell’area della Riviera. La lotta alla contraffazione cinese va condotta con più efficacia. Vanno male invece i tomaifici e i suolifici, in grande difficoltà di fronte alla concorrenza sleale”. Intanto a Saonara, a pochi chilometri di distanza, il calzaturificio Nic Dean ha avviato il licenziamento di 10 dipendenti. L’azienda, colpita dalla crisi, cerca di ripartire tornando alle origini di una produzione tutta familiare per coprire gli ordini che ancora riesce ad acquisire sul mercato. (mc)
TRENDING