L’accusa per i titolari dell’ex “Ust” di Fossò, un tempo un’avviata azienda calzaturiera della Riviera del Brenta, è di bancarotta fraudolenta. Alessio Baldan e Alessandro Beda sono stati rinviati a giudizio presso i9l tribunale di Venezia per aver sottratto ai creditori beni (merce e macchinari passati ad una nuova società appositamente costituita) per un valore stimato di sei milioni e 300 mila euro. I due, secondo la ricostruzione del pubblico ministero Stefano Ancillotto, avrebbero prelevato oltre sei milioni di euro di beni dal calzaturificio situato nella zona industriale di Fossò per poi “girarli” ad un’altra società dello stesso gruppo. Ust sarebbe poi stata dichiarata fallita nel 2010. Secondo gli avvocati difensori, gli imputati avrebbero invece agito in buona fede e con l’obiettivo di salvare l’azienda e onorare i debiti attraverso la nuova società. (mc)
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