In Riviera del Brenta continuano le chiusure. Dopo il fallimento della Ballin Franco e C., altre due aziende della filiera della scarpa chiudono i battenti. Il calzaturificio-tacchificio Adriatica Suole e l’azienda di finissaggio CY gettano la spugna. La loro chiusura determina anche la perdita di 15 posti di lavoro.
Filiera della scarpa
La crisi finanziaria legata alla pandemia continua a colpire duramente il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta. Un mese fa il Tribunale di Venezia ha dichiarato fallita la Ballin Franco e C., storica azienda del territorio e punto di riferimento per l’eccellenza produttiva dell’intero distretto rivierasco. Oggi altre due aziende del territorio cadono. Secondo quanto riporta La Nuova Venezia, il calzaturificio– tacchificio Adriatica suole e l’azienda di finissaggio “Cy” hanno abbassato definitivamente le saracinesche. Una brutta notizia che rappresenta un nuovo campanello d’allarme. Per i sindacati, infatti, la Riviera del Brenta rischia di veder andare in fumo nei prossimi mesi 4.000 posti di lavoro.
Saltano in 15
Complessivamente, secondo La Nuova Venezia, 15 lavoratori perderanno il loro impiego. Di questi, 10 sarebbero dipendenti di Adriatica suole e 5 di Cy. Trattandosi di cessazione di attività, gli operai non potranno più usufruire della cassa integrazione. “I lavoratori con la Naspi percepiranno una indennità pari alla totalità dello stipendio per circa 3–4 mesi – dichiarano al quotidiano i sindacalisti Cristina Gregolin (Femca CISL) e Michele Pettenò (Filctem CGIL) –, per poi avere una riduzione via via per circa 2 anni. Speriamo nel frattempo che possano essere ricollocati sul mercato”. (art)
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