Riviera del Brenta, nel primo semestre il fatturato cresce (+4%). ACRIB avverte: “La cassa integrazione preoccupa”

“Un campanello d’allarme da non trascurare”. Così Siro Badon (nella foto) ha commentato la crescita delle ore di cassa integrazione registrate dal distretto calzaturiero della Riviera del Brenta (+77,8%) nei primi sei mesi dell’anno. Il presidente ACRIB ha spiegato ieri nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione che sarà necessario “attendere la seconda parte dell’anno per verificare se si tratta di un’impasse congiunturale o di un problema strutturale”, ricordando però anche che l’attività del calzaturiero è inevitabilmente legata alla stagionalità. Gli altri numeri registrati dal distretto nel 2017 e forniti ieri da Badon restano più che lusinghieri: il fatturato ha superato i 2 miliardi di euro (2.080,4 milioni di euro), in crescita del 3,9% rispetto all’anno precedente, le imprese sono aumentate del 3,6% raggiungendo quota 551 e gli addetti del 2% fino a 10.587. Nel 2017 è cresciuto anche il numero di scarpe prodotte, arrivate a 20.121.300 (+1,5%), che vengono esportate per il 92% e che per il 95% sono destinate al pubblico femminile. Durante l’assemblea ACRIB si è parlato anche di turnover generazionale, imprenditorialità e formazione. Per saperne di più, leggi il servizio sul numero 27 de La Conceria, in distribuzione da mercoledì 18 maggio.

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