Arrivano le condanne per l’operazione marchigiana Falso d’Autore. Si è, infatti, concluso l’iter processuale scaturito da una denuncia (che risale a gennaio 2017) di Artisans Shoes, hub calzaturiero marchigiano del Gruppo Prada, da dove erano scomparsi alcuni cliché per confezionare scarpe e scatole.
Le condanne
Come riporta il Corriere Adriatico, il processo in corso al Tribunale di Fermo si è concluso con 4 condanne, un’assoluzione e tre proscioglimenti per non luogo a procedere. Alla sbarra gli imputati erano 8. A tutti era stato contestato “il reato di aver contraffatto o alterato marchi e segni distintivi di prodotti del brand e introdotto nel territorio italiano prodotti con marchi contraffatti con l’aggravante di aver commesso i reati in modo sistematico”. Sono stati condannati: Massimo Oliveri (18 mesi, unico ad aver scelto il patteggiamento), Luca Ciucani (9 mesi), Rosario De Luca (9 mesi) e Filippo Panariello (6 mesi). Assolta con formula piena Monica Battellini. Non luogo a procedere per Roberto Rastelli, Alessandro Bucciarelli, Daniele Sironi. A Prada è stato riconosciuto il risarcimento richiesto.
L’inchiesta
Siamo a giugno 2017, quando parte l’operazione Falso d’Autore che si conclude con 3 arresti, 5 persone ai domiciliari e il sequestro di 1.000 paia di scarpe. Due le basi operative dei falsari, entrambe a Porto Sant’Elpidio: una utilizzata per la produzione, l’altra come magazzino. Le Forze dell’Ordine si erano mosse a seguito della denuncia di Artisans Shoes, che si era insospettita dopo la sparizione di alcuni cliché, chiamando in causa anche due dipendenti che nell’ottobre 2016 avevano lasciato il posto di lavoro. Artisans Shoes incaricò una società di investigazione privata che consegnò il materiale raccolto agli inquirenti che definirono le Prada taroccate come ”False Gioconde realizzate con i veri pennelli di Leonardo”. (mv)
