Il Tribunale Commerciale di Mosca ha dichiarato bancarotta per Ilya Reznik, fondatore del retailer Pazolini (fino allo scorso aprile il nome era Carlo Pazolini). Lo stesso tribunale ha avviato una procedura di alienazione delle proprietà dello stesso Reznik: durata prevista, sei mesi. La decisione del Tribunale è arrivata dopo che, nell’ottobre scorso, i creditori avevano presentato richiesta di bancarotta ai danni dell’imprenditore. I guai finanziari di Reznik vanno avanti da tempo. A bussare alle sue casse sono diverse banche e alcune aziende. Il 6 aprile 2017, il Tribunale aveva avviato la procedura di ristrutturazione del debito su richiesta di ATB Bank. Poi si è aggiunta Alfa Bank alla quale si sono accodate, il 31 maggio scorso, diverse compagnie e banche russe che hanno presentato al Tribunale Commerciale di Mosca domanda di inclusione nell’elenco dei creditori. Un rappresentante di Alfa-Bank ha confermato al periodico Vedemosti che “i problemi di Carlo Pazolini sono sorti a causa delle fluttuazioni valutarie sullo sfondo di un calo delle vendite”. Carlo Pazolini, brand noto anche in Italia, è uno dei più diffusi retailer russi e, secondo Euromonitor International, avrebbe chiuso il 2015 con un fatturato di 7,3 miliardi di rubli (105 milioni di euro).
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