“In Italia manca una cultura del patrimonio aziendale. Le imprese volgono lo sguardo al futuro, poco al passato. In questo contesto fa eccezione il distretto della scarpa di San Mauro Pascoli. Qui gli archivi sono stati salvaguardati”. A dirlo è Elisa Tosi Brandi docente di Storia e patrimonio culturale della moda all’Università di Bologna.
Parliamo di scarpe
Elisa Tosi Brandi è la curatrice della mostra “Il Sandalo” ospitata a San Mauro Pascoli. La docente è intervenuta in occasione dell’incontro “Parliamo di scarpe” organizzato dalla fashion academy CERCAL. “Le aziende di scarpe di San Mauro hanno per lo più archivi che devono essere riordinati, tuttavia hanno conservato il materiale. Questo perché sono imprese che, malgrado dialoghino col mondo, hanno forte l’identità territoriale. Sono parte del patrimonio di un distretto. È una consapevolezza fondamentale. E fa la differenza. Consente di costruire una narrazione per le generazioni future”.
Il caso Ferragamo, l’esempio Gucci
Tosi Brandi ha ampliato lo sguardo a livello nazionale. “La prima azienda di calzature che ha capito l’importanza di un museo è stata maison Ferragamo. Nel contesto della moda, invece, deve essere preso a modello Gucci., Tom Ford ha investito soldi ed energie nel progetto museo. Una scelta azzeccata anche sul fronte economico per l’azienda stessa”. (ff)
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