Da una parte, negli USA, c’è VF Corporation che non può che dirsi soddisfatta di come ha chiuso l’ultimo trimestre fiscale. Anche se deve tenere conto di come un suo brand non sia in gran forma. Dall’altra, in Cina, c’è Stella Holding che mette in mostra (quasi con orgoglio) il beneficio dell’aver aumentato la produttività in Vietnam, riducendola a Pechino. Ecco i bilanci di due colossi della scarpa a confronto.
VF Corporation
Un trimestre oltre le aspettative che fa rivedere al rialzo le previsioni per il 2019. Nei primi tre mesi del nuovo anno fiscale VF Corporation ha fatturato 2,3 miliardi di dollari: +6%. A trainare la positività sono stati Vans (+20%, foto a destra) e The North Face (+9%). Piuttosto opaca e in controtendenza negativa la prestazione di Timberland, in calo dell’1%. Nonostante questo neo, VF ipotizza un anno fiscale interessante. L’anno fiscale 2019/2020 dovrebbe chiudersi con una crescita tra il 10 e il 12% per Vans. Poco sotto The North Face: tra il 7 e l’8%. Limitato, ma pur sempre in area positiva, le prospettive di Timberland: tra l’1 e il 3%.
Stella Holding
Nel semestre chiuso il 30 giugno, i ricavi di Stella Holding (foto a sinistra) sono stati pari a circa 750,6 milioni di dollari: +1,7%. A trainare il bilancio sono state (in particolare) le sneaker. Stella stima un miglioramento dell’utile al netto delle imposte non inferiore al 70% rispetto al primo semestre 2018. “Questo incremento – si legge in una nota aziendale – è da attribuire principalmente a un moderato miglioramento dell’efficienza produttiva”. Ma anche, “alla continua espansione del nostro nuovo stabilimento produttivo in Vietnam”. Dà buoni risultati anche “l’ulteriore ricollocamento della nostra capacità produttiva dalla Cina al Sud Est Asiatico”. Il tutto, conclude Stella, “monitorando la situazione USA-Cina”. (art / mv)
Immagini tratte dai siti istituzionali