Arriva la conferma ai sospetti trapelati nelle ultime settimane: la Procura di Lecce ha riportato alla luce rifiuti costituiti da scarti della lavorazione industriale di pellame in diversi siti. Il prologo risale alla scorsa settimana, quando è stato disposto il sequestro di un altro sito, ad Alessano. Ora le indagini coordinate dal pm Elsa Valeria Mignone si sono spostate sulla zona confinante di Tricase, dove i carotaggi sono stati condotti dalla Guardia di Finanza di Maglie e a Patù in una zona di circa 5mila metri quadri in contrada “Pozzo Volito” vicino ad un canalone che scende verso il mare di San Gregorio. Si teme che i rifiuti rinvenuti a circa 3 metri di profondità possano aver inquinato la falda acquifera tramite il percolato. Il Nucleo Ambientale dei Carabinieri proseguirà nelle indagini con ulteriori accertamenti allo scopo di provare a risalire ai produttori dei rifiuti sepolti in un’area che si trova in una delle più belle e suggestive zone del Sud Salento, che in passato era zona ad elevata intensità di produzione calzaturiera. (mc)
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