Il made in Italy uscirà rafforzato dalla pandemia. Lo afferma Sergio Sciutto (a destra, nella foto Imagoeconomica), CEO di Sergio Rossi, che, in un’intervista rilasciata a Footwear News, spiega la sua visione del futuro. In altre parole, il futuro delle vendite senza poter viaggiare come prima. E quello della responsabilità di filiera. “È necessario ripensare la società da zero, rendendosi conto che ciò che in precedenza sembrava importante potrebbe non esserlo più”.
Visione globale, azione locale
“Dobbiamo avere una visione globale, ma agire a livello locale. Credo che il made in Italy e il made in France diventeranno entrambi più forti. Fino a dicembre non avremo molti turisti che verranno in Europa, quindi dobbiamo parlare con il mercato locale” ha detto Sciutto. E visto che i cinesi non possono viaggiare, anche in Cina i negozi locali offriranno maggiori opportunità. Proprio per affrontare la carenza di turisti stranieri Sciutto propone la creazione di duty free in città come Milano e Parigi: “Centri commerciali duty-free con prezzi a metà tra quelli degli outlet e quelli dei negozi full price. Ci sono già in Corea” afferma il manager ex Hogan. Step successivo, le vendite online di Sergio Rossi. Sono calate da metà marzo in Europa e Usa mentre negli ultimi tre mesi in Cina hanno superato quelle dell’intero 2019 (sempre nello stesso paese).
Piccoli spazi, per sentirsi a casa
Sciutto pensa che, terminata l’emergenza, le persone entreranno più volentieri in un negozio piccolo piuttosto che in uno grande, per sentirsi più a casa propria. Quanto alla chiusura delle boutique meno redditizie, secondo Sciutto questo è il momento adatto, perché è “meglio chiudere negozi che licenziare. Ma dipende da quanto durerà l’emergenza”.
Responsabilità di filiera
Ultimo capitolo, ma di capitale importanza: la responsabilità di filiera: “Devi pagare i tuoi fornitori in tempo. Alcuni di loro lavorano per il 70 o l’80% solo con Sergio Rossi. Per cui, se non li pagassi per un paio di mesi, fallirebbero. Ma è difficile farlo, se hai praticamente zero vendite per due mesi”. (mv)
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