Negli Stati Uniti si moltiplicano. In Italia non sono ancora un fenomeno, ma potrebbero diventarlo, come dimostra l’esperienza milanese di Jacopo De Carli, che abbiamo raccontato nel primo numero 2019 del nostro nuovo mensile. Sono i negozi di riparazione delle sneaker, di cui si è recentemente occupato il Wall Street Journal raccontando la storia di alcuni imprenditori americani che hanno deciso di prendersi cura delle scarpe di molti appassionati del genere, in alcuni casi collezionisti data l’edizione limitata in cui vengono prodotti certi modelli. All’interno di questi store lavorano artigiani specializzati, ma vengono anche venduti prodotti creati ad hoc per rimettere in sesto sneaker usurate o anche solo sporche. E il modello di business pare funzionare, tanto che alcune “botteghe” hanno aperto punti vendita in altri Paesi. Non solo: questa nuova professione potrebbe avere grandi margini di sviluppo grazie all’entrata nel mercato “sportivo” delle griffe del lusso, che realizzano, spesso, i loro modello con materiali pregiati come la pelle e che, proprio per questa ragione, potrebbero avere più bisogno di chi sa “prendersi cura di loro”. Secondo una stima de Il Sole 24 Ore, infatti, nel 2018 per i brand dell’alta moda il 60-65% delle calzature vendute è stato rappresentato proprio da sneaker, da donna e da uomo. La strada che conduce al futuro sarà insomma calpestata da scarpe sportive, ma di altissima gamma, meglio individuare per tempo il proprio “sneaker repairer” di fiducia.
Immagine tratta da theshoeclinicbham.com
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