Il declino della calzatura europea, che si è ridotta in 40 anni a rappresentare il 2,8% della produzione globale di scarpe. Il simmetrico boom dell’industria asiatica, che nello stesso lasso di tempo è ascesa all’87,1% di un volume mondiale esploso da 8,8 a 22,4 miliardi di paia di scarpe confezionate annualmente. Questo e altri highlights dall’edizione 2024 di World Footwear Yearbook, che presentiamo sul numero di ottobre del mensile La Conceria.
Il 2,8% della produzione globale di scarpe
“Nell’industria calzaturiera mondiale non c’è più posto per l’Europa. Il World Footwear Yearbook 2024 mostra come il Vecchio Continente – si legge nell’articolo dal titolo “C’era una volta l’Europa” – stia assumendo un ruolo sempre più marginale dopo aver storicamente indossato i panni dell’attore protagonista. Ciò non riguarda solo la produzione (nessun Paese europeo è tra i primi 10 produttori mondiali di scarpe), ma anche il consumo. In Europa, dunque, non solo si producono sempre meno scarpe, ma se ne vendono sempre meno”.
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