“Negli ultimi anni Sergio Rossi ha svolto un lavoro eccezionale nel riposizionare il brand, prima in Europa e poi in Asia. Adesso siamo di nuovo con forza negli Stati Uniti” sostiene il grande capo di Kering America, Laurent Claquin. L’azienda non ha reso noti i bilanci del 2012, tuttavia la recente apertura a Las Vegas autorizza l’amministratore delegato, Christophe Mélard, a “sognare quelle di New York e Los Angeles”, mentre sono 84 i negozi monomarca a livello mondiale, dei quali 30 in franchising. Il più proficuo è quello di Harbour City (Hong Kong), che ha indotto l’azienda di San Mauro Pascoli a riacquistare parte dei punti vendita asiatici. Soddisfazioni anche dal Giappone (20 negozi), mentre in Europa si punta a conquistare il turista cinese con nuove vetrine a Milano, Parigi e Mosca. Il brand è stato recentemente affidato come direzione artistica ad Angelo Ruggeri. “Il mio programma prevede un miglioramento di visibilità su Barneys, Saks e Neiman Marcus, perché abbiamo grosse opportunità attraverso il wholesale – conclude Mélard – e se compariamo il nostro mercato rispetto ai diretti antagonisti, (Blahnik, Choo, Louboutin) possiamo solo crescere”. (pt)
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