“Abbiamo scommesso sulla fabbrica, investendo su nuovi macchinari e sul saper fare dei 110 artigiani. Nel 2019 dovremmo fare anche nuove assunzioni. Ne ho già discusso con il board: il nuovo anno sarà decisivo per il rilancio”. Sergio Rossi mette la manovia al centro del suo futuro: qui passa la capacità di confezionare un prodotto di qualità, di rispondere ai tempi della moda, di sostanziare i numeri della crescita. Lo ha spiegato Riccardo Sciutto, ceo del brand, a L’Economia, inserto finanziario del Corriere della Sera. “Siamo passati dalla cassa integrazione di quando l’azienda era in orbita Kering (dal 2015 è sotto il controllo di Investindustrial, ndr) alla ricerca di nuovi artigiani – le sue parole –. Perché con un mercato della moda sempre più veloce, con richieste di personalizzazione, se non hai la fabbrica per rispondere in tempo reale, perdi business. Così abbiamo investito sul polo di San Mauro Pascoli e ora lì produciamo non solo le scarpe col tacco ma abbiamo internalizzato anche le sneaker”. Il manager ribadisce che il settore non è in una congiuntura di mercato che contempla soluzioni semplici, ma la fiducia non manca: “Non è facile per nessuno – conclude Sciutto –. Ma abbiamo strutturato bene l’azienda riportando al centro la fabbrica, riusciremo a continuare a crescere. A due cifre”.
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