Una ripresa a due velocità e a macchia di leopardo. È quanto attende i settori del calzaturiero e della pelletteria secondo un sondaggio di Expo Riva Schuh e Gardabags. Gli organizzatori delle fiere (18-20 luglio), hanno illustrato i risultati nel corso de “Settori calzaturiero, della pelletteria e degli accessori: che cosa aspettarsi nei prossimi mesi?”. La conferenza è una delle tappe di Expo Riva Show, piattaforma che anticipa e accompagna l’evento fieristico.
A due velocità e a macchia di leopardo
Parlando del calzaturiero, Enrico Cietta, presidente del comitato scientifico di Expo Riva Schuh, ha spiegato che “già nel primo semestre 2021 la produzione mondiale sta crescendo“. Il saldo è positivo al 51%. “La ripresa avviene però a due velocità – continua -. Da un lato ci sono Asia e America, che stanno già crescendo nel primo semestre 2021. L’Europa, invece, sta andando indietro, in un confronto simile a quello tra lepri e gamberi“. Tuttavia la situazione sembra destinata a migliorare. “Per il secondo semestre il saldo di produzione arriva al 75%. La curva si sta appiattendo – prosegue Cietta -, nel senso che le lepri vanno un po’ meno veloci e al contempo i gamberi diventano dei granchi. Perché? Non vanno più all’indietro e, pur non correndo, accelerano”.
Focus sulla pelletteria
Per ciò che riguarda la pelletteria, “gli operatori prevedono il ritorno alla crescita, anche se a tassi inferiori a quelli della calzatura – spiega ancora Cietta –. Alcuni Paesi crescono più di altri, per esempio la Germania, e faranno da trascinatori. La crescita, in sostanza, nel secondo semestre 2021 non è ancora sistemica. Perché? I consumi interni sono ancora parzialmente bloccati. Ma gli intervistati citano anche il tasso di cambio come elemento importante: chi riesce a esportare, sta meglio. Questi Paesi dovrebbero registrare tassi maggiori di crescita rispetto alla produzione nel secondo semestre 2021. Sarà fondamentale la capacità di agganciare la crescita di chi è già uscito dalla crisi”.
Lo sguardo internazionale
“Le tendenze del 2020 continueranno. La gente continuerà a usare pantofole e scarpe comode – commenta Lucy Reece Raybould, Chief Executive di BFA (British footwear association) –. Molti negozi sono in difficoltà. Ad esempio quelli dell’alta gamma, che vendono un paio di scarpe alla settimana. Ci sono impianti produttivi che lavorano ancora solo 3 giorni alla settimana”. “Molti negozi sono stati chiusi a lungo e abbiamo assistito a un crollo della domanda di calzature ma anche di pelletteria, soprattutto per i segmenti delle valigie e delle borse – conferma Manfred Junkert, General manager de Federal Association of the German Footwear and Leather Goods Industry –. La situazione sta migliorando. I negozi oggi sono aperti e i consumatori tornano già a fare gli acquisti. Siamo ottimisti per la seconda metà dell’anno”. (art)
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