Spagna, CRV spinge la scarpa dalla crisi sanitaria all’economica

Spagna, CRV spinge la scarpa dalla crisi sanitaria all'economica

In Spagna CRV spinge la scarpa dalla crisi sanitaria a quella economica. “Ora è un terremoto, ma lo tsunami deve ancora arrivare” scrive FICE (la Federazione dell’industria calzaturiera spagnola) al governo.

CRV spinge la scarpa spagnola

L’evoluzione della pandemia ha comportato per il settore innanzitutto problemi di approvvigionamento dalla Cina. Poi, all’inizio di marzo, la paralisi del retail in mezza Europa, destinazione del 70% della scarpa spagnola. Infine, con l’imposizione anche in Spagna della chiusura dei negozi classificati come non essenziali, le aziende hanno perso pure la quota di consumo interno. Dal 20 marzo, la maggior parte dei calzaturifici hanno già interrotto la produzione. Ora, con le nuove restrizioni, fino al 9 aprile tutte le manovie sono costrette a chiudere, a meno che non si riconvertano nella produzione di mascherine.

Effetti a catena

Molti clienti, a causa della chiusura dei negozi, sono stati costretti a cancellare gli ordini. Stiamo parlando di oltre il 50% della nostra produzione totale – spiega a Revista del Calzado Daniel Mogica, direttore commerciale del marchio di scarpe da donna Valerias –. Scarpe già prodotte o quasi finite, che restano invendute in magazzino, con tutti i materiali e il lavoro pagati”. Francisco Giménez, del marchio di calzature per bambini Dechics, nota come “al blocco degli ordini invernali vadano aggiunti i ritardi nei pagamenti della collezione estiva registrati prima della crisi”.

 

 

Le richieste di FICE

FICE orienta le sue richieste al Governo sulla flessibilità degli ammortizzatori sociali e sulla liquidità delle imprese. “Siamo molto preoccupati per i due mesi di lockdown, ma siamo più preoccupati di come il consumatore reagirà dopo l’allarme – afferma José Monzonís, presidente dell’associazione, a Modaes.es –. Gli effetti a breve termine dipenderanno da quanto tempo durerà la crisi sanitaria, dalle misure pubbliche e dalla risposta dei consumatori nei primi mesi post-pandemia”. Il dirigente individua anche il percorso che attende la calzatura spagnola: “L’intera industria dovrà fare uno sforzo di investimento, con il sostegno pubblico, nei tre fattori chiave dell’Industria 4.0 – conclude –: conoscenza, competenze e tecnologie, per posizionarsi nei movimenti di ridistribuzione geografica delle attuali filiere globali che sicuramente ci saranno”. (mv)

 

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